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La paura di non potersi muovere

3 Aprile 2023

La paura di non potersi muovere è una monofobia che può svilupparsi in maniere differenti che presentano comunque alcune caratteristiche comuni.

La monofobia è una paura specifica, orientata ad una particolare situazione che intimorisce e preoccupa. Normalmente quando parliamo di paura di non potersi muovere facciamo riferimento alla claustrofobia. Gli spazi angusti ci spaventano e ci bloccano psicologicamente. Il fatto che mette maggiormente in allarme è la sensazione di non avere vie d’uscita. L’idea di non poter scappare in una condizione che giudichiamo di rischio ci manda in crisi, quindi facciamo di tutto per evitare una situazione del genere. Circostanze di questo tipo possono limitare la qualità della nostra vita perchè pongono in atto delle “tentate soluzioni” distorsive e disfunzionali. Nell’articolo di oggi vedremo nel dettaglio alcune paure specifiche in cui muoversi può risultare difficile o problematico. 

 

La paura di non potersi muovere. Il treno

“Avrei molta voglia di viaggiare, e potrei prendere il treno per andare a trovare uno dei miei migliori amici. Però il viaggio è troppo lungo e non me la sento”

In questa testimonianza di una mia paziente si può chiaramente intuire come la paura fobica sia di impedimento nel permetterle di fare qualcosa che le darebbe soddisfazione. La preoccupazione deriva proprio dal viaggiare in treno, soprattutto se molto affollato. L’idea di essere limitata nei movimenti, di sedersi in una posizione chiusa da un’altro passeggero, la mette a disagio. Malgrado il fatto che in passato abbia viaggiato in treno senza grandi problemi, adesso  l’idea che possa accadere qualcosa (es. una emergenza, un incidente, un incendio) e di non avere vie d’uscita, le fa provare una sensazione di angoscia. A questo punto evitare viaggi in treno sembra la soluzione ideale per non soffrire, ma si tratta pur sempre di un espediente temporaneo che non risolve il problema.   

La paura di non potersi muovere. La risonanza magnetica nucleare

L’esame diagnostico di risonanza magnetica mette a dura prova molte persone. La sensazione spiacevole di claustrofobia, il rumore a volte anche intenso, la difficoltà di rispettare il compito di rimanere fermi, rendono questa esperienza particolarmente problematica, per qualcuno addirittura critica. 

“Sono mesi che sto evitando di fare la risonanza magnetica. Ne avrei bisogno per approfondire una situazione che mi preoccupa. Eppure non me la sento.”  

A questo paziente la claustrofobica sensazione della risonanza magnetica rende particolarmente difficile la decisione di sottoporvisi. Un paura irrazionale di non avere il controllo stimola sensazioni di angoscia e di ansia. Anche in questo caso la soluzione più facile, quella più immediata pare quella di evitare il problema. Ma è davvero una decisione sostenibile nel tempo?

Paralisi del sonno

“Sono cosciente di essere sveglio, in realtà però sto ancora dormendo. Cerco di muovermi ma non riesco a parlare ne’ a svolgere i movimenti che vorrei”. 

Una paralisi durante la fase del sonno è molto spiacevole. Ci si sente quasi soffocare e si ha la sensazione di perdere il controllo. I sintomi possono essere associati proprio alle sensazioni tipiche dell’ansia. Nello specifico, è proprio l’impossibilità di muoversi o di riuscire ad uscire da questo stato sonno-veglia, a generare il panico. Dal punto di vista psicologico possono rendere l’esperienza  davvero spiacevole. Il soggetto inizia a vivere male il momento di coricarsi, rimane in uno stato di tensione, quasi di  avversione, rispetto ad un bisogno naturale e fondamentale per ognuno di noi. 

Paura e fobie

Come anticipato, la paura di non potersi muovere si può presentare in modalità molto differenti, con la caratteristica comune trasversale di provocare intense sensazioni di timore e di ansia che non lasciano scampo. Alcune reazioni definite di “evitamento” del fenomeno sembrano fornire una risposta immediata, ma nel tempo risultano disfunzionali e non risolvono il problema alla radice. In generale siamo abituati a muoverci nello spazio senza costrizioni e il fatto di non poterlo fare a piacimento ci risulta quindi “innaturale”, fastidioso e impedente. E’ possibile reagire a questa fobia che genera ansia e frustrazione? 

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Categorie:

Tag: cleitrofobia, clustrofobia, monofobia, paura non muoversi

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