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Genitorialità e adolescenza

16 Luglio 2020

Genitorialità e adolescenza saranno trattate in questo articolo partendo da un recentissimo fatto di cronaca avvenuto in Umbria: la morte di due ragazzi di 15 e 16 anni che avevano assunto una dose di metadone scambiandolo per purple drank, la droga dei trapper (sigla che identifica i musicisti esponenti del trap, un sottogenere musicale del rap). Le modalità che hanno portato al drammatico epilogo stanno emergendo con chiarezza, e a colpire l’attenzione è soprattutto la facilità con la quale i nostri ragazzi arrivano a consumare le prime dosi di sostanze stupefacenti. Il fatto che si tratti di due giovanissimi in età adolescenziale ci fa ulteriormente riflettere sul ruolo della società nel contrasto al fenomeno dilagante dello spaccio e su quello delle famiglie nel rapporto con i figli, in particolare nel delicato momento della loro crescita.

Adolescenza, famiglia e gruppo dei pari

Nelle fasi della pubertà e preadolescenza, tra gli 11 e i 14 anni, il corpo del bambino si sviluppa, le sue emozioni si fanno più intense, il rapporto con i coetanei cambia registro, compaiono i primi turbamenti sessuali. Nel ragazzo si scontrano due opposte tendenze: da una parte egli vorrebbe rimanere al sicuro nel mondo dell’infanzia, dall’altra invece è tentato di esplorare il mondo degli adulti, ed in questo contesto si sente attratto principalmente da tutto quello che è estraneo alla famiglia. Diventano importanti gli amici, la loro solidarietà, l’accettazione all’interno del gruppo, le pratiche di socializzazione, il fumo, il consumo di alcool e – purtroppo sempre più di sovente – anche l’assunzione di sostanze stupefacenti. D’altra parte è anche vero che i comportamenti degli adolescenti sono in qualche modo il riflesso dell’ambiente familiare in cui vivono. C’è da chiedersi qual è il ruolo della famiglia in tutto questo, non come se fossimo in tribunale, per “sputare” una sentenza, ma per aiutare le famiglie a migliorarsi e a capire come trovare soluzioni funzionali.

Genitorialità e adolescenza: la famiglia come sistema organizzato

La famiglia è il luogo di incontro dei diversi ruoli e delle diverse esigenze dei componenti il nucleo familiare. La famiglia è un sistema organizzato e come tale ha bisogno di regole certe, basate su un sistema di principi ben definiti e di direttive altrettanto chiare e condivise. Se non esiste una linea comune ad entrambi i genitori, si corre il rischio che i figli tentino di approfittare di uno dei due per soddisfare le proprie esigenze. In termini tecnici potremmo dire che si rischia di attivare dei circoli viziosi disfunzionali.

Genitori si diventa

E’ forse paradossale sostenere che genitori non si nasce, si diventa, ma certo il percorso non è dei più facili, viste anche le ingerenze esterne del mondo dei social, della televisione, e delle amicizie dei nostri figli. Uno degli aspetti fondamentali è rappresentato dalle modalità e dalle forme della comunicazione all’interno del nucleo familiare. La comunicazione infatti risulta essenziale per costruire e mantenere un corretto rapporto relazionale a livello affettivo-emotivo. Vi sono occasioni in cui è opportuno assumere con i figli posizioni più morbide e flessibili, altre in cui è invece indicata una posizione più rigida e direttiva. La situazione ideale è quella di saper modulare l’atteggiamento genitoriale in relazione alle differenti situazioni che si possono venire a creare: l’importante è che la comunicazione non venga mai a mancare e che sia adeguata al particolare momento.

Genitorialità e adolescenza: la famiglia e i modelli di relazione

La famiglia è l’ambito in cui avviene la comunicazione genitori–figli ed è il centro focale di questo rapporto. E’ necessario pertanto comprendere bene come funziona il nostro ambiente familiare, per essere in grado di impostare correttamente l’insieme di regole in grado di influire sulla crescita funzionale dei nostri figli e per correggere eventuali aspetti negativi. Volendo fornire qualche indicazione più di dettaglio, si possono individuare alcune tipologie di modelli familiari che presentano ciascuna caratteristiche peculiari riguardo al loro funzionamento.

Il modello democratico permissivo

Il modello democratico permissivo, nel quale il rapporto è improntato sul dialogo tra i componenti della famiglia ed i genitori svolgono il ruolo di amici, persino di confidenti, dei propri figli. In questo tipo di famiglia regna una democrazia incondizionata, ma proprio per questo i figli si sentono caricati di una responsabilità a volte troppo grande per loro.

Il modello iperprotettivo

Nel modello iperprotettivo i genitori si sostituiscono in tutto ai propri figli, anticipandone i bisogni e risolvendo le difficoltà, nel tentativo di rendere loro la vita più facile. Il rischio in questi casi è quello che i figli crescano all’ombra dei genitori e che sviluppino comportamenti di incertezza e di insicurezza nei confronti del mondo esterno.

Il modello autoritario

Il modello autoritario è caratterizzato da modalità relazionali di tipo rigido ed impositivo. Il genitore (talvolta anche entrambi i genitori) esercitano il potere da una posizione dominante, ordine e disciplina sono i valori di riferimento, i figli non hanno voce in capitolo. Il controllo delle decisioni finisce per scoraggiare qualsiasi iniziativa non in linea con il sistema di regole imposte, l’eventuale posizione di rifiuto può condurre a posizioni radicali di contrapposizione.

Il modello delegante

Nel modello delegante i genitori delegano il loro ruolo alla famiglia allargata, di solito ai nonni, generando una dinamica interna di competizione in termini affettivi. Venendo a mancare una figura autorevole, e non essendo i nonni modelli adatti ad essere imitati, i genitori inducono nei figli la sensazione di essere persone deboli e poco convincenti.

Senza scendere più a fondo nel dettaglio e senza trattare ulteriori schemi caratteristici – ad esempio quelli della famiglia sacrificante e della famiglia intermittente – è importante notare che ciascun modello è caratterizzato da regole e strategie comunicative assolutamente peculiari, che tendono ad influire sulla crescita dei nostri figli.

Assume quindi la massima importanza capire a quale modello si ispira il nostro rapporto con i figli, per essere in grado di impostare o correggere, ove necessario, il dialogo genitoriale e per dare la giusta dimensione alla relazione affettiva che lega i membri della famiglia.

Se senti di avere delle difficoltà con tuo figlio oppure se sei un adolescente che ha bisogno di aiuto, contattami al 340.41.90.915 per una consulenza o per avere maggiori informazioni.

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Tag: adolescenza, dipendenza, genitorialità

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