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“Ho paura di amare ma non so come uscirne”

11 Febbraio 2020

La paura di amare può apparire a tutta prima come una sensazione impossibile, irrazionale, tanto da essere facilmente fraintesa, non capita, addirittura stigmatizzata. E’ infatti difficile comprendere come sia possibile che una persona tenti di evitare ogni possibile coinvolgente sensazione affettiva, perché la avverte come minacciosa.

La filofobia – dal greco “φιλος” (amore), e “φοβία” (fobia) – è proprio la paura irrazionale e non giustificata di innamorarsi e di amare una persona. L’articolo di oggi ha lo scopo di presentarvi questa fobia specifica, che si caratterizza per essere fortemente invalidante nel campo delle relazioni interpersonali ed intime. 

Paura di amare cos’è?

Una delle caratteristiche chiave di ogni forma di paura è quella di poter perdere il controllo di se stessi. Una paura, questa, che ci spinge a cercare di esercitare ancora un maggiore controllo, in una dinamica disfunzionale in cui la sensazione di tensione e paura ci insegue e ci accompagna in ogni aspetto della nostra vita. Nella situazione specifica della paura di amare, la preoccupazione principale è quella di poter essere troppo coinvolti all’interno di una relazione, di non riuscire più a controllarsi, concedendosi completamente al partner. 

Vivere pienamente una relazione può effettivamente spaventare, ci sono responsabilità da affrontare, spesso bisogna “pensare per due”, cercare di mettersi nei panni dell’altro, mantenendo comunque anche la propria rotta personale e di vita. Di fronte a tali e tante responsabilità il rischio è quello di scegliere di evitare le situazioni che potrebbero diventare una “storia seria”, così come i coinvolgimenti sentimentali di ogni tipo. 

Sintomi della filofobia

La conseguenza di questa forma irrazionale di paura è l’emergere di una serie di sintomi di continuo malessere e sofferenza, che in molti casi si associano a più intensi stati di ansia, tensione e paura. Le sensazioni di disagio possono derivare dalla paura, spesso ingiustificata di non essere all’altezza della relazione, di non riuscire a vivere la relazione come si vorrebbe, o anche, più semplicemente, dalla preoccupazione di un rifiuto da parte dell’altro. Purtroppo il rifiuto, nella paura di amare, riveste un ruolo fondamentale.

In molti casi capita che le delusioni delle precedenti storie influiscano nel costruire un muro affettivo ed emotivo. In altre situazioni può accadere invece di decidere di sperimentare una relazione cercando di mantenerne il controllo, inviando in maniera più o meno volontaria messaggi contraddittori al partner. Sono questi i casi in cui la tendenza è quella di “tirarsi indietro”, di non vivere al cento per cento il rapporto a due, cercando sempre di mantenere aperta una sorta di via di fuga, un’uscita di sicurezza. 

L’evitamento di ogni forma relazionale impegnativa è una tentata soluzione che consente alla persona di non affrontare le sue preoccupazioni e paure, favorendo una sensazione apparente di benessere. Tuttavia è proprio questo evitamento che spinge ancora di più a chiudersi dal punto di vista emotivo e a non vivere le relazioni in maniera sana. L’evitamento protegge dalla perdita di controllo, e anche dal rifiuto da parte dell’altro, ma innesca un circolo vizioso che ci allontana sempre più dalla possibilità di un contatto affettivo.

Quando chiedere aiuto?

Nel caso della paura di amare, riuscire a chiedere aiuto non è facile. Mettersi in discussione ed uscire dalla prigione sentimentale che ci siamo costruiti non è semplice. Dal punto di vista terapeutico non è sufficiente chiedere al paziente semplicemente di provarci, spingendosi oltre in una nuova relazione. E’ necessario ed importante lavorare sulle dinamiche emotive che bloccano e non favoriscono l’instaurarsi delle condizioni di base per iniziare una relazione sentimentale reale e funzionale. 

La paura affrontata diventa coraggio, tuttavia è solo attraverso un percorsostep by stepche possiamo riuscire a ridurre quelle sensazioni negative associate alla paura di non farcela e di non essere all’altezza all’interno di una relazione affettiva. 

Durante i percorsi di terapia breve strategica che propongo affronto proprio queste problematiche, cercando di facilitare in breve tempo il superamento dell’impasse emotivo, in modo da favorire un rapido cambiamento di prospettiva. Se ti riconosci in alcune delle situazioni descritte nell’articolo, scrivimi in privato per raccontarmi la tua storia a studio@guidodacutipsicologo.it; oppure se il tuo disagio è forte e senti di aver bisogno di aiuto chiamami al 340.41.90.915. 

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Tag: ansia, filofobia, fobie, monofobie, paura, paura di amare

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