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Dipendenza da Fentanyl, la storia si ripete

15 Gennaio 2024

Dipendenza da Fentanyl, la storia si ripete!

Nel 1898 la Bayer iniziava a commercializzare l’eroina come sciroppo per la tosse, il farmaco Heroin con proprietà analgesiche significative. Il farmaco fu da subito utilizzato per le sue proprietà  in grado di ridurre l’affanno della tosse in soggetti con problemi respiratori. Successivamente divenne un rimedio piuttosto diffuso per la cura di patologie varie in adulti, bambini e anche donne incinte. Purtroppo però il problema che emerse in un secondo tempo lo collegava all’effetto di dipendenza fisica e mentale che era in grado di creare. Nel giro di alcuni anni milioni di soggetti divennero dipendenti dall’eroina, quindi la commercializzazione dell’Heroin fu resa illegale in molti stati, a partire dal 1925.  L’eroina è almeno 3 volte più forte della morfina, quindi il suo effetto psicotropo risulta decisamente più forte e malgrado i divieti di commercializzazione il consumo di questa sostanza, non si è interrotto. La storia del Fentanyl appare molto simile, legata com’è ad aspetti medici di gestione del dolore cronico. E allo allo stesso modo dell’eroina il Fentanyl crea una forte dipendenza. 

 

Dipendenza da Fentanyl e Oppiodi

Tutti i farmaci oppiodi (Metadone, Fentanyl, Buprenorfina, Morfina) normalmente vengono utilizzati nella gestione del dolore cronico e nelle cure palliative per i malati terminali. Il problema principale, come sopra accennato, riguarda lo sviluppo di un comportamento psichico che induce la necessità di un utilizzo continuativo del farmaco. Anche quando non è più necessario dal punto di vista puramente medico. Nella mia esperienza mi è spesso capitato di aiutare a livello psicologico alcuni soggetti nelle fasi di scalaggio di farmaci, quali Fentanyl e Buprenorfina, ovviamente in tandem con medici psichiatri. La difficoltà nel mantenere alta la motivazione e nel gestire gli stati emotivi senza la coperta del farmaco, è veramente problematica. 

Dipendenza da Fentanyl conosciamola meglio 

Il Fentanyl è un oppioide sintetico, utilizzato come analgesico nella riduzione e/o controllo del dolore e come anestetico prima di un intervento chirurgico. Può provocare anche sensazioni di stordimento e di euforia, quest’ultima meno marcata rispetto all’eroina e alla morfina. La sua potenza come analgesico è di almeno 100 volte superiore a quella della morfina.  Molto economico, in America la sua diffusione è divenuta capillare e purtroppo è responsabile di moltissime morti per overdose. La direttrice del National Institute on Drug Abuse (Nida) ritiene che i numeri di consumo del Fentanyl come sostanza di abuso, si siano impennati in America appena prima della pandemia. Questo dato conferma la tendenza degli ultimi dieci anni, nei quali il consumo di sostanze oppioidi è risultato in costante aumento.

Prevenzione e diffusione

I dati in Italia non sono ancora del tutto definiti, tuttavia da specialista del settore, ritengo fondamentale iniziare a parlarne. Gli oppiacei sono sostanze che creano problematicità. Il consumo di metadone è molto diffuso, così come quello di eroina. Seguo pazienti che fanno moltissima fatica a mantenere l’astinenza, pur lavorando con impegno su se stessi. Una volta venuti a contatto con gli oppiacei è veramente molto complesso riuscire a bloccare il desiderio di sostanza. Il rischio che il Fentanyl possa determinare un crescendo di casi di dipendenza è alto, soprattutto per il suo potente effetto psicoattivo. Sono inoltre noti casi di sindrome da astinenza del farmaco, quando ne viene sospeso in modo improvviso l’uso terapeutico. Per tutti questi motivi ritengo di primaria importanza essere preparati, attivare campagne preventive e, ovviamente, anche di cura. 

La Terapia Psicologica 

Svolgo attività clinica da molti anni per tutte le forme di dipendenza. Nel caso degli oppiacei, come citato anche sopra, è sempre molto complesso riuscire ad ottenere risultati in tempi brevi. Serve una relazione terapeutica molto profonda, in grado di analizzare le cause che portano al consumo, accompagnata da un approfondimento motivazionale e da una terapia farmacologica capace di aiutare il paziente a smettere l’assunzione. Anche poche dosi di oppiaceo possono portare alla dipendenza e al consolidamento della stessa.

Se vuoi iniziare il tuo percorso contattami al 3404190915 oppure fissa il tuo appuntamento direttamente dalla mia agenda online. 

Categorie:

Tag: dipendenza, dipendenza da fentanyl, oppiacei

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