La paura della guerra ha iniziato ad essere una sensazione molto diffusa. Dopo i due lunghi anni di Covid, che ci hanno completamente disorientato e hanno fatto sentire il peso a livello emotivo, adesso è arrivata la guerra. Le sensazioni principali che le immagini del conflitto stimolano in noi sono di tristezza e sofferenza. E anche un po’ di paura, ammettiamolo. Non riusciamo veramente a capacitarci di come sia possibile una situazione come quella che sta accadendo sotto i nostri occhi. Non siamo ancora del tutto usciti dalla crisi dovuta alla pandemia che ci siamo ritrovati ad affrontare una situazione drammatica che genera emozioni di ansia e preoccupazione.
Sono proprio le sensazioni di incertezza e l’imprevedibilità di quello che sta accadendo a suscitare profondi stati di ansia e di tensione. Già con il Covid timori e preoccupazioni avevano ridotto la nostra capacità di superare i pericoli e resistere ai cambiamenti. D’improvviso la nostra realtà è bruscamente cambiata e la parvenza di normalità che il rallentamento della pandemia sembrava aver ristabilito è stata nuovamente stravolta.
La guerra ci ha riportato a provare quella terribile sensazione di perdere il controllo. La pandemia era già caratterizzata da aspetti incredibili ed inimmaginabili per la nostra psiche, la guerra ha dato il colpo finale al nostro benessere psicologico.
La nostra mente è assillata da pensieri negativi che non riusciamo a gestire con lucidità; non troviamo una spiegazione accettabile a quello che sta succedendo e questa incertezza genera una costante situazione psicologica di insicurezza. La sofferenza ed il dolore che provano coloro che stanno soffrendo la guerra in prima persona non è ovviamente paragonabile. Tuttavia anche noi, attraverso le notizie continue di radio e telegiornali, di riflesso siamo stanchi mentalmente, ci sentiamo molto stressati e senza risorse per affrontare questa nuova situazione.
La capacità di gestire le emozioni è una competenza che ci aiuta a governare in maniera consapevole il nostro comportamento in una determinata situazione. In questo momento siamo in difficoltà nell’affrontare le nostre emozioni e gestirle al meglio. Continuiamo a lavorare e a vivere la nostra vita come sempre, ma in fondo siamo in difficoltà. Molte persone stanno facendo fatica a dormire, altre provano profonde sensazioni di rabbia per quanto sta accadendo, altri ancora sono in fase di chiusura dal punto di vista depressivo. Ognuno reagisce in maniera differente, tuttavia emerge un grande sconforto e una sofferenza generalizzata.
Una prima strategia può essere quella di lavorare proprio sulla paura del controllo. La situazione generale è fuori dal nostro controllo, non possiamo che accettare questa idea. E’ complesso e difficile, ma dobbiamo provare a governare questa situazione senza perdere realmente il controllo, gestendo meglio le nostre emozioni, i nostri pensieri, le nostre ansie e le paure.
Cerchiamo nella nostra quotidianità di limitare il più possibile gli eventi stressanti, ad esempio riducendo un po’ la mole di lavoro e prendendosi più spazi per se stessi e per la famiglia. Anche cercare di ridurre la mole di notizie che provengono dai social e/o dai telegiornali, potrebbe aiutare a ridurre la tensione. Non si tratta di soluzioni facili perchè notizie e commenti sulla guerra sono proposti di continuo, ma potremmo provare a ridurre l’aggiornamento delle notizie ad una volta al giorno. Magari sempre utilizzando la stessa fonte, in modo da rimanere aggiornati senza avere la sensazione di essere sopraffatti da dati provenienti da più fonti diverse.
La pandemia nel complesso sta lentamente riducendo la morsa dei contagi, può anche essere molto utile riprendere amicizie e relazioni. In tal modo potremo stare in compagnia, condividere i nostri pensieri e preoccupazioni con altre persone. E magari passare anche dei momenti di leggerezza a livello mentale e psicologico.
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