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Generazione Z: una generazione ipertecnologica

4 Dicembre 2019

Con Generazione Z (spesso abbreviata in Gen Z) si identifica la generazione che segue quella dei cosiddetti  Millennials ed è generalmente circoscritta ai i nati tra la seconda metà degli anni ’90 e la fine degli anni 2000, in particolare i giovani nati tra il 1995 e il 2012.

I millenials e la generazione Z

La generazione dei Millenials ha avuto il merito di avviare quella rivoluzione digitale che ha avuto un impatto devastante sulle abitudini e sui comportamenti dei giovani, e non solo. La successiva Generazione Z ha dilatato oltre ogni precedente limite l’impiego delle tecnologie digitali. Questa è la prima generazione che attraverso l’uso di internet incarna pienamente l’idea di globalizzazione: un mondo multiculturale e senza frontiere. 

I giovani Gen Z si trovano a proprio agio con la tecnologia digitale e i social media, hanno usato Internet sin da piccoli, spesso possiedono uno smartphone sin dall’età scolare (o addirittura pre-scolare), dimostrano grande dimestichezza con le app di messaggistica su dispositivi mobile o piattaforme online, in pratica non hanno mai visto il mondo senza Internet.

Come comunica la generazione Z

Stante queste premesse, i ragazzi sono abituati a comunicare in maniera rapida ed essenziale, la velocità è il parametro di riferimento primario e per questo la loro attenzione ha una soglia molto bassa, 8 secondi circa, il tempo cioè di un messaggino di pochi caratteri o di una immagine su Twitter o Instagram. Questo è anche uno dei motivi che spinge i pubblicitari a creare spot commerciali sempre più essenziali, basati sul potere evocatorio delle immagini e condite con un sottofondo musicale accattivante. Infatti le campagne di marketing mirate alla Generazione Z ruotano attorno alla narrazione, ai video esplicativi e ad altre sofisticate forme di visualizzazione.

Il multitasking è uno dei tratti positivi della Generazione Z. Grazie alla capacità di elaborare e assorbire molte informazioni in brevissimo tempo, i ragazzi della Gen Z possono facilmente gestire più attività contemporaneamente. Secondo uno studio il 44% degli adolescenti usa il computer per fare i compiti ed il 48% guarda video relativi alla scuola. Secondo le statistiche, dal 50% al 76% degli studenti di Gen Z riferisce di ascoltare musica, inviare messaggi di testo, guardare la TV o utilizzare i social media mentre fanno i compiti a casa. 

I Gen Zers preferiscono connettersi con i loro compagni studenti e insegnanti su siti di social media quali Facebook. Gli insegnanti possono trovare su Facebook le istruzioni sulle modalità migliori per insegnare ai “ragazzi digitali”; lo stesso social network raccomanda agli insegnanti di creare gruppi di chiusi per bambini e genitori per condividere non solo i compiti a casa, ma anche informazioni relative alla scuola, alle attività in classe, alle gite etc.. Il 55% riferisce inoltre che fare qualcos’altro insieme ai compiti a casa non influisce sulla loro produttività e in alcuni casi addirittura la aumenta. E’ un fatto assodato che questa è una generazione di self learner, ossia di soggetti che trovano più adatta alle loro caratteristiche la formazione online rispetto a quella tradizionale.

Una descrizione della Generazione Z

Essere indipendenti, sicuri di sé e autonomi sono alcune delle caratteristiche chiave della Generazione Z, che non si affida ai propri genitori come facevano le precedenti generazioni di adolescenti. Il motivo è che Internet e le tecnologie digitali consentono loro di iniziare a guadagnare molto prima rispetto ai millennial, le stesse abilità di multitasking li aiutano a combinare studio e lavoro.

Spesso la famiglia si trova a non essere in grado di educare ad un uso consapevole del web, e soprattutto a come utilizzarlo. Anche gli adulti hanno spesso comportamenti poco adeguati ed un uso eccessivo della rete e dei social network. La cosa più pericolosa è la bassa consapevolezza dei rischi connessi alla rete e ai social in generale.

I ragazzi della Gen Z sono sicuramente attenti all’ambiente, stimano lo stile di vita ecologico e sano molto più di qualsiasi generazione precedente, sono partecipi nell’impegno sociale e consapevoli del loro ruolo, sono pieni di ambizioni ma anche di insicurezze riguardo alla possibilità di riuscire a cambiare il mondo.

Basterà tutto questo a preservarli dai rischi di un futuro ansioso e stressante? Cosa possiamo fare per aiutarli? E’ fondamentale parlare sempre di più del digitale, formarli ad usare le nuove tecnologie con criterio ed in maniera utile. Orientarli a seconda delle loro motivazioni e talenti. Come spesso dico durante i miei seminari, cercare di parlare la loro lingua, discutere, confrontarsi e fare in modo di far “girare i loro ingranaggi”. Usare il dialogo in modo che possano essere continuamente stimolati.

Se sei un genitore e vuoi maggiori informazioni contattami in privato al 340.41.90.915 oppure scrivimi una mail a: studio@guidodacutipsicologo.it

BIBLIOGRAFIA

“Generazione Z. Fotografia statistica e fenomenologica di una generazione ipertecnologici e iperconnessa” Ettore Guarnaccia.

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Tag: adolescenza, generazione Z, genitori, genitorialità

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