
Abbuffate di Pasqua: quando preoccuparsi?
Le festività, come la Pasqua, sono spesso sinonimo di grandi pranzi e dolci tradizionali, ma per alcune persone possono rappresentare un momento difficile nel rapporto con il cibo. Se mangiare un po’ di più durante le festività è normale, le abbuffate frequenti e il senso di colpa associato possono essere segnali di un problema più profondo. Ma quando bisogna preoccuparsi per un’abbuffata?
Cosa si intende per abbuffata?
Un’abbuffata non è semplicemente mangiare in quantità maggiore del solito, ma si caratterizza per:
- Perdita di controllo: la persona non riesce a fermarsi, anche se si sente già sazia;
- consumo eccessivo di cibo in un breve periodo: spesso si mangia molto velocemente grandissime quantità di cibo;
- sensi di colpa e vergogna dopo l’episodio;
- episodi ricorrenti, non limitati a una sola occasione festiva.
Inoltre in alcune situazioni si possono verificare anche condotte di eliminazione. Mangiare e vomitare diventa un rituale quasi liberatorio. Posso concedermi ogni cibo, sapendo che poi lo posso eliminare vomitando. Chiaramente questa situazione può diventare molto problematica, portando la persona ad un vero e proprio disturbo del comportamento alimentare.
Abbuffata occasionale o disturbo alimentare?
Se l’episodio di abbuffata si verifica solo durante la Pasqua o altre festività, probabilmente non c’è motivo di preoccuparsi. Tuttavia, se questi episodi:
- avvengono con frequenza (più volte al mese o alla settimana);
- creano ansia e ossessioni legate al cibo e al peso, con pensieri costanti riguardanti il cibo;
- sono seguiti da restrizioni alimentari estreme, digiuni o attività fisica eccessiva;
- influiscono sulla qualità della vita, portando a isolamento e sofferenza psicologica.
Il circolo vizioso del controllo e della perdita di controllo dal punto di vista alimentare, può diventare qualcosa di veramente travolgente. Potrebbe svilupparsi un disturbo da alimentazione incontrollata (Binge Eating Disorder – BED) o di un altro disturbo del comportamento alimentare (DCA).
Come gestire il rapporto con il cibo durante le feste?
Strategie che possono aiutarti a vivere questa occasione con maggiore serenità.
Per prima cosa, evita restrizioni rigide prima e dopo la festa. Saltare pasti o digiunare per “compensare” un’abbuffata non solo non aiuta, ma può alimentare un ciclo negativo di privazione e perdita di controllo. Il corpo ha bisogno di equilibrio, non di punizioni. Un altro aspetto importante è mangiare in modo consapevole. Assaporare il cibo, concedendosi il piacere senza sensi di colpa, permette di mantenere un rapporto più sereno con l’alimentazione. Non si tratta di privarsi, ma di trovare un equilibrio tra il gusto e il benessere. Ascoltare il proprio corpo è fondamentale: imparare a distinguere la fame fisica dalla fame emotiva aiuta a evitare di usare il cibo come unica strategia per gestire le emozioni. Se ti accorgi che l’ansia o la tristezza ti spingono a mangiare, prova a esplorare altre forme di conforto, come una passeggiata, una chiacchierata con una persona cara o un’attività rilassante. Infine, non aver paura di parlare delle tue difficoltà. Se il cibo diventa un motivo di stress o disagio, confrontarti con uno psicologo può essere un passo importante per comprendere meglio le tue emozioni e ritrovare un rapporto più sano con l’alimentazione.
Quando chiedere aiuto?
A., una donna di 35 anni per anni ha vissuto un rapporto tormentato con il cibo. Durante le festività come la Pasqua, sentiva un forte bisogno di abbuffarsi, seguito da sensi di colpa e restrizioni estreme. Il problema, però, non era solo legato al cibo: scavando più a fondo, abbiamo scoperto che le sue difficoltà alimentari erano connesse a dinamiche relazionali complesse e a un contesto familiare difficile. Con il tempo e con un percorso terapeutico mirato, S. ha imparato a riconoscere le proprie emozioni e a trovare strategie più sane per gestirle. Oggi vive le festività con maggiore serenità, senza il peso del giudizio e della paura del cibo.
In un prossimo articolo vi racconterò più nel dettaglio questo caso clinico che racconta di un miglioramento incredibile nella storia di A. Nel frattempo se ti rendi conto che il tuo rapporto con il cibo è caratterizzato da abbuffate frequenti, senso di colpa e difficoltà nel controllo alimentare, non ignorare il problema. Rivolgersi a un professionista può fare la differenza per ritrovare un equilibrio e vivere le festività con maggiore serenità.